Caso Meredith Kercher, "Amanda Knox voleva aiutare"
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Caso Meredith Kercher, “Amanda Knox voleva aiutare”

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Amanda Knox probabilmente voleva solo aiutare sul caso del delitto di Meredith Kercher, “ma non è stata capita”.

Dopo 15 anni dal delitto Perugia in cui fu uccisa la studentessa inglese Meredith Kercher, il magistrato della Procura di Umbria che si occupò del caso, Giuliano Mignini, ha dichiarato che Amanda Knox, prima condannata e poi definitivamente assolta, “voleva anche a suo modo dare aiuto” a chi indagava. Il legale di Raffaele Sollecito intanto chiede l’espulsione di Rudy Guede.

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Risale al 1° novembre del 2007 la morte di Meredith Kercher, la studentessa inglese che fu uccisa a Perugia. A 15 anni dall’accaduto ancora troppi interrogativi aperti sul caso, che non riescono a trovare spiegazioni.

Sua sorella Stephanie, sconcertata dal fatto che la giustizia italiana non abbia approfondito il caso, vorrebbe la riapertura delle indagini in quanto “Rudy Guede non ha agito da solo”. Il caso è terminato con la condanna a 16 anni di Guede, e l’assoluzione definitiva di Amanda Knox e Raffaele Sollecito.

“Amanda Knox voleva aiutare”

Oggi Giuliano Mignini, il magistrato della Procura della città umbra che indagò sul caso, dichiara che Amanda Knox (prima condannata e poi definitivamente assolta per l’omicidio) voleva solo aiutare a suo modo chi indagava su quanto successo. “Non è stata capita secondo me”, ha aggiunto. “Lei probabilmente cercava anche di esorcizzare la paura”.

Nel corso della trasmissione Crimini e criminologia, interviene anche Luca Maori, l’avvocato di Raffaele Sollecito, che ha chiesto l’espulsione dall’Italia di Rudy Guede, tornato libero a novembre dello scorso anno dopo essere stato condannato in via definitiva per concorso in omicidio per il delitto di Perugia.

“Un soggetto del genere non può avere un permesso di soggiorno e Rudy Guede non ha un permesso di soggiorno perché è cittadino ivoriano. Ha avuto un permesso di soggiorno temporaneo nel momento in cui è stato messo in affidamento”, spiega Maori. “Il questore di Viterbo gli ha dato la possibilità di poter svolgere attività di recupero. Quindi avendo finito di scontare la pena, il permesso scade naturalmente e deve essere espulso. Il questore lo deve fare. Se il questore non lo espelle commette un reato”.

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ultimo aggiornamento: 7 Novembre 2022 15:25

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